Oggi siamo andati a visitare l’azienda agricola “Cascina dell’Isidora”, cliente di Acos energia ad Ovada, allevamento ovi-caprino nato dalla passione di Benedetta e circondata da nobili vigneti di Dolcetto.
Benedetta: la casetta su in alto era dei nonni del mio fidanzato. Un’estate, mi sembra fosse il 2002, siamo venuti qui e non siamo più andati via.
hai le capre e che fai, non provi a mungerle? Non provi a fare il formaggio?
Ci è piaciuta, ci siamo subito innamorati della zona e abbiamo deciso di tentare di provare ad inventarci qualcosa per restare. Quando siamo venuti la prima volta qui intorno erano tutti terreni incolti e vecchie vigne abbandonate da anni, ed anche intorno alla casa era tutto da sistemare. E’ per questo che ho pensato di prendere le capre, per tenere pulito intorno casa, anche se poi non so se in verità le capre puliscono o sporcano, comunque ho preso prima 6 capre e da uno scherzo si è pian piano trasformato in un lavoro.
Alla fine la formula è stata questa: tante prove, tanti libri e tanta gente che assaggia.
A quel punto hai le capre e che fai, non provi a mungerle? Non provi a fare il formaggio? Sono partita proprio così, da zero. Inizialmente si sono prestati i miei amici a fare da cavie ai primi esperimenti. Io sono un perito agrario e avrei voluto fare veterinaria, ma non sono riuscita ad entrare in facoltà, così ho frequentato “Tecnologie delle produzioni animali e qualità dei prodotti”; una prima infarinatura ce l’ho avuta lì, e poi tanti libri e tantissime prove. Alla fine la formula è stata proprio questa: tante prove, tanti libri e tanta gente che assaggia.
Ho preso le capre se non ricordo male nel 2005, poi c’è voluto un’annetto di prove su prove, e formaggi che a volte erano decisamente immangiabili, prima di diventare veramente produttiva. Inizialmente quindi ne facevo, ma li regalavo agli amici, poi pian piano ho cominciato a vendere qualcosina e ad agosto dello scorso anno ho aperto il punto vendita, con la parte di trasformazione e la stalla qui dietro.
Le capre qui sono libere di scorrazzare all’esterno. Sono di razza camosciata della alpi, che poi sono quelle più diffuse nella zona, le ho scelte perché essendo un poco più “rustiche” patiscono un po’ meno se le lasci libere fuori, e poi riesci anche con più facilità a far scambi con altri allevatori.
I formaggi che produco sono tutti a latte crudo, cagliate lattiche e presamiche, dalle lattiche derivano le formaggete, tipo la Formaggetta d’Uò (che significa “di Ovada”) e Puzzona che è una formaggetta stagionata 30 giorni, i caprini spalmabili che derivano sempre dalle stesse cagliate lattiche; poi c’è primosale, ricotta, caciotte stagionate dai 15 ai 20 giorni, brie di capra aromatica, che è una caciotta aromatizzata alle bacche di ginepro e rosmarino, ma ne abbiamo altre aromatizzate ad esempio al peperoncino, e tutti gli stagionati da un mese in avanti.
Produco anche yogurt aromatizzato con frutta e marmellata della zona e l’ultima novità è quello aromatizzato alla sciroppo di rose, che fa un’altra azienda agricola della zona.
E per concludere l’Inciuccata: caciotta con crosta edilbile, stagionata per sei giorni e affinata una notte nel Dolcetto. Vino rigorosamente ovadese, è naturale.